Imu e Tasi alla cassa il 16 dicembre: 10 errori da evitare. Il mio articolo di oggi sul Sole 24 Ore

Imu e Tasi alla cassa il 16 dicembre: 10 errori da evitare. Il mio articolo di oggi sul Sole 24 Ore

14 Dicembre 2015 0 Di mircomion
Gli errori formali non sono sanzionabili
Nel modello F24 usato per i versamenti Imu e Tasi possono essere presenti errori meramente formali. Si tratta di sbagli che non incidono sul pagamento del debito tributario complessivo e che, quindi, non sono soggetti a sanzione.
Una prima ipotesi di errore è l’indicazione scorretta del numero di immobili soggetti a tassazione: è il caso, ad esempio, del contribuente con un’abitazione principale e una pertinenza che indica nella casella «num. immob.» del modello F24 il numero «1» anziché il «2». L’importo versato risulta però corretto.
Può succedere, inoltre, che il contribuente indichi la rata di versamento errata, ossia barri la casella «acc.» (che sta per acconto) al posto della casella «saldo». Anche in questo caso, l’importo versato non risulta inficiato.
Si può sbagliare anche a indicare l’importo della detrazione nella casella ad essa dedicata, pur versando l’importo esatto.
Può accadere poi che per l’immobile siano intervenute variazioni, per le quali il contribuente ha presentato la dichiarazione di variazione, senza poi barrare nel modello F24 la casella «Immob. variati». Uno sbaglio, anche questo, che non comporta erroneo versamento dell’imposta.
Tutti questi errori non pregiudicano i controlli del Comune e, pertanto, non sono sanzionabili (articolo 10, comma 3 della legge 212/2000).
Per correggere il modello F24 che contiene errori formali, il contribuente può presentare un’istanza usando il modello previsto dal Comune dove si trova l’immobile, oppure inviare una richiesta in carta semplice nella quale devono essere indicati:
le generalità del richiedente (cognome, nome, data e luogo di nascita, residenza, codice fiscale, telefono, eventuali e-mail e Pec),;
la data di versamento con modello F24;
l’errore formale commesso e la correzione.
Alla richiesta deve essere allegata una fotocopia del modello F24 presentato. Alcuni Comuni prevedono la sottoscrizione dell’istanza in presenza di un dipendente, ovvero l’invio insieme alla fotocopia non autenticata di un documento d’identità del dichiarante.
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Pagina completa Sole 24 Ore del 14.12.2015